Agricoltura 4.0: quali rischi per la sicurezza?

Come difendersi da eventuali attacchi informatici.

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Ad oggi l’agricoltura di precisione riguarda soltanto l’1% circa della superficie agricola nazionale. Tecnologie avanzate, legate all’utilizzo di droni, robot e satelliti rappresentano però il futuro dell’agricoltura. Si parlerà di questo e altro alla Collettiva Dronitaly@EIMA2018, in programma dal 7 all’11 novembre a Bologna (clicca qui per maggiori informazioni).

Le pratiche agricole intelligenti, note anche come agricoltura 4.0, hanno mostrato enormi effetti positivi sulla riduzione dei costi dell’agricoltura e sull’aumento delle rese delle colture. Ma l’aumentare della tecnologia e dei dati digitali nella comunità agricola implica anche una maggiore vulnerabilità agli attacchi informatici.

La domanda che sorge spontanea è: le nostre aziende agricole sono pronte per queste innovazioni e sono pronte a difendersi da attacchi da parte di pirati informatici?  Purtroppo la risposta è: no.

Ci sono moltissimi dati che vengono scambiati nello spazio agricolo. Negli AgriTech Lab (Laboratori delle start up agri-tecnologiche), la discussione si è concentrata in genere su come elaborare questi dati per fornire agli agricoltori informazioni utili e tempestive.

Le applicazioni primarie dei robot agricoli sono il controllo delle infestanti, l’irrorazione specifica del sito, la raccolta e il raccolto automatizzati. Anche legati alla crescita di robot agricoli sono la navigazione autonoma nei campi, operazioni automatizzate come semina, veicoli automatizzati senza equipaggio, robot cooperativi, aratura autonoma, robot adattivi e computer vision.

L’agricoltura sta diventando sempre più dipendente dalle tecnologie Internet of Things (IoT), ma molti hanno anche gli occhi puntati sulle potenziali vulnerabilità a cui il settore più vitale può essere esposto attraverso i dispositivi Agritech. Non dovrebbe sorprendere che l’Internet of Things sia diventato popolare tra le aziende agroalimentari. L’ampia rete di sensori collegati che caratterizza i sistemi IoT è ideale per l’agricoltura in quanto può alleviare l’aspetto di monitoraggio pesante del settore attraverso dispositivi in ​​grado di misurare il tempo, i livelli dell’acqua e la salute del suolo.

La velocità di adozione di nuove tecnologie in agricoltura senza un aumento simultaneo della sicurezza informatica potrebbe mettere in pericolo il settore.

Queste minacce non sono banali. Mentre un attacco informatico su scala industriale in qualsiasi settore industriale può arrecare un danno significativo al risultato economico di un’azienda, un simile attacco nel settore agricolo potrebbe vedere decimate le colture intere e avere gravi conseguenze sulla qualità della vita di intere popolazioni.

Finora, il settore agroalimentare non è stato un obiettivo primario per gli hacker, ma ci sono persone in tutto il mondo che si svegliano ogni giorno per capire come entrare in questi dati.

Ecco alcune tra le principali minacce

  • l’aumento del cyber targeting dei dati a livello di azienda raccolti da apparecchiature che raccolgono e analizzano i dati relativi al contenuto del suolo e alle rese delle colture precedenti, comprese le raccomandazioni di impianto;
  • cyber ​​hacking di dati climatici e raccolti pubblici in tutto il mondo utilizzati per progettare strumenti di visualizzazione dei dati per gli agricoltori. I grandi dati in agricoltura vengono utilizzati per aiutare gli agricoltori a prendere decisioni sostenibili che hanno un impatto sull’approvvigionamento di cibo;
  • suscettibilità al ransomware e distruzione dei dati. I produttori di droni si concentrano sull’offerta di strutture di prezzi bassi per gli agricoltori utilizzando sistemi che sono interoperabili con dispositivi di rete con scarse protezioni di sicurezza informatica.

Storicamente, l’industria agricola non mai ha avuto la consapevolezza di come proteggere i propri dati dagli attacchi hacker. Essendo per la maggior parte molto restia alle innovazioni, diffidente e purtroppo molto arretrata. Emblematico è quanto afferma l’87% degli agricoltori negli Stati Uniti. Infatti essi hanno dichiarato di non essere sicuri di cosa fare in caso di violazione della sicurezza in un’azienda che detiene i propri dati, e il 92% non sa come difendersi dagli attacchi hacker.

Parlando per l’Italia e conoscendo il settore, si può affermare che, data la totale arretratezza della maggior parte delle aziende agricole, possiamo trovarci in situazioni altamente critiche e che potrebbero sfociare nella vera emergenza. Diari di Campagna a compilazione online, fatturazione elettronica obbligatoria dal 2019, e soprattutto consulti online inerenti che fitofarmaci utilizzare comportano un rischio non indifferente per la produzione e la salute del consumatore finale.

La speranza è che questo settore si innovi e inizi a prendere sul serio il lavoro dei consulenti della sicurezza.

Fonte: Agenda Digitale [/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]