Una risposta rapida nella protezione di gasdotti e oleodotti è fondamentale nella filiera dell'Oil&Gas e, con la giusta strategia, un drone può raggiungere una data posizione lungo una conduttura entro i tempi richiesti e fornire filmati ripresi da fotocamere e telecamere termiche. Per la maggior parte dei tipi di gasdotti e oleodotti, la scelta migliore è un dispositivo in grado di resistere alle condizioni atmosferiche più difficili e di offrire massima flessibilità, comprese la capacità di rimanere in volo librato sul posto, una velocità di intervento ottimale e la possibilità di effettuare decolli e atterraggi verticali (VTOL) che ne possono agevolare il dispiegamento.
Stuart Large, Product Line e Business Development Director di Fotech, società del network bp Launchpad afferma che “L'integrazione tra tecnologia DAS e tecnologia dei droni è il modo migliore per proteggere le condutture di gasdotti e oleodotti”. I più recenti sistemi DAS possono essere facilmente impostati per operare in sinergia con i droni. Il DAS notifica al sistema di gestione di volo dove è stata rilevata la minaccia fornendo le coordinate GPS in un messaggio. Il sistema di gestione del volo determina automaticamente il percorso valutando topologia e ostacoli, la durata della batteria e le condizioni meteorologiche.
I droni offrono una risposta veloce, affidabile ed economicamente vantaggiosa
La tecnologia DAS può avvisare gli operatori di una minaccia entro pochi secondi, ma la vera sfida è la risposta da parte degli operatori stessi. Per loro stessa natura, questi tipi di impianto coprono lunghe distanze - spesso in territori disabitati e inospitali - attraversano foreste, deserti o la tundra ghiacciata, quindi un intervento che prevede viaggi su strada o a piedi potrebbe richiedere diverse ore. L’utilizzo di elicotteri è spesso la scelta più veloce e diretta per raggiungere un determinato luogo, ma si tratta di un'opzione costosa .I droni, al contrario, offrono un'alternativa per riuscire ad attivare una risposta rapida, affidabile ed economicamente vantaggiosa.
È importante valutare attentamente il tempo di risposta dalle diverse posizioni delle condutture. Il tempo di risposta richiesto si basa su diversi fattori, un tempo massimo ideale di risposta potrebbe essere calcolato in 45 minuti, il che significa che un drone lanciato entro uno o due minuti dalla rilevazione di una minaccia, volando a 72km/h, può percorrere circa 50km. In base a questo calcolo, un drone potrebbe quindi coprire 100 km di conduttura, quindi per impianti particolarmente lunghi, le postazioni di lancio dei droni dovrebbero essere posizionate ogni 100 km. Se è richiesto un tempo di risposta più veloce, allora le postazioni dovranno essere più vicine tra loro.
Otre agli interventi DAS anche prevenzione di attività criminali e trasporto kit di emergenza
E' possibile pensare anche alla pianificazione di un programma di missioni come deterrente e prevenzione di eventuali attività criminali.
Nel prossimo futuro, i droni potrebbero anche essere in grado di trasportare dei kit di emergenza, come del materiale assorbente in grado di aiutare a contenere l'entità di una perdita e dunque fornire supporto ad una squadra di emergenza dopo il suo arrivo sul posto.
Fonte: Fotech
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