• 18 Dec 2019

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Progetti per oltre 30 milioni di euro solo in Puglia e Sardegna

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Negli ultimi quattro anni solo in Puglia sono stati investiti 200 milioni di risorse pubbliche tra aerospazio e aeronautica, e solo nei primi sei mesi del 2019 le esportazioni regionali hanno registrato un +32% rispetto allo stesso periodo del 2018. Un aumento che riguarda in maniera significativa anche il comparto droni.

Protagonista l'aeroporto di Grottaglie, tra i laboratori di ricerca del Distretto tecnologico aerospaziale e realtà fortemente concentrata su attività di sperimentazione tra pilotaggio remoto e voli suborbitali. Qui il progetto più importante si chiama "RPASinAir" per cui sono stati messi in campo 8,4 milioni di euro a partire da fine 2018. A Grottaglie si testa anche l'uso dei droni in agricoltura e nell'industria mineraria. Il programma "Redox" sviluppa un servizio in grado di individuare anzitempo la presenza di xylella (agricoltura) mentre altri due progetti mirano a integrare i dati di osservazione della terra da satelliti e droni per misurare e valutare la sostenibilità e la produttività di miniere. In campo alti 15 milioni di euro.

Non è da meno la Sardegna dove, come riportato dal Sole 24 Ore, la sperimentazione dei mezzi a pilotaggio remoto prende corpo contribuendo a fare dell'Isola una piattaforma avanzata per il settore. Qui la Regione interverrà finanziariamente con circa 8 milioni di euro.

La scommessa del Distretto aerospaziale della Sardegna (DASS) si giocherà per i prossimi quattro anni nell'aviosuperficie di Perdasdefogu, già teatro pochi mesi fa del primo drone pilotato a distanza con lo sguardo da un malato di Sla (rileggi qui la notizia). Qui, grazie al programma finanziato dalla Regione, sarà possibile sviluppare su un'area di 12 ettari le piattaforme di test, validazione e certificazione per SAPR, sfruttando inoltre gli spazi aerei segregati e tecnologie avanzate come i sistemi di tracciamento e la sala controllo.

Fonti: Sole24Ore | Aeropolis

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