Sviluppato UAV per le ispezioni dei parchi eolici
[/fusion_title]Le entrate globali complessive per le vendite di droni per l'ispezione di turbine eoliche dovrebbero raggiungere i 6 miliardi di dollari (5,3 miliardi di euro) entro il 2024, secondo un nuovo rapporto di Navigant Research.
Oggi, a una maggiore attenzione alla sostenibilità e alla tutela ambientale corrisponde una maggiore attenzione alle iniziative green. Nel 2019 si contano oltre 900.000 turbine eoliche installate a livello globale e alcuni paesi come la Danimarca soddisfano tutte le loro esigenze energetiche utilizzando l'energia eolica.
Dal momento che l'energia eolica risulta essere preferita rispetto ad alternative come i combustibili fossili, un numero sempre più alto di aziende adotterà servizi di controllo tecnologicamente avanzati che coinvolgono droni nella ispezione di turbine eoliche per rilevare il normale deterioramento e lo stato delle componenti, garantendo la continuità nella produzione energetica.
Lo scorso 3 ottobre a Blyth, in Inghilterra, nel corso di una giornata dimostrativa, il team di ORCA Hub ha effettuato una serie di dimostrazioni in linea con uno scenario incentrato sulle operazioni offshore. ORCA Hub è un programma multimilionario volto ad indirizzare la prospettiva dell'industria energetica offshore verso un settore energetico completamente autonomo, guidato dall'Edinburgh Centre for Robotics (Heriot-Watt University e University of Edinburgh), in collaborazione con l'Imperial College London e le Università di Oxford e Liverpool.
In team dell'Imperial College London guidato dal Dr. Mirko Kovac ha presentato un drone completamente autonomo dotato di ruote e di un magnete collegato a un verricello, in grado di appollaiarsi e scivolare lungo superfici sia verticali che orizzontali per collocare sensori ed effettuare ispezioni in superficie, a cominciare dai parchi eolici danneggiati.
Foto: ORCA Hub [/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]