• 20 Sep 2018

Il Punto di Sergio Barlocchetti.

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di Sergio A. Barlocchetti *

L'attesa per il realizzarsi della promessa di Enac di pubblicare le linee guida per operazioni BVLOS entro l'anno si fa febbrile. Sia per le opportunità e le commesse che ne scaturirebbero, sia per il desiderio di non perdere il treno veloce su cui viaggia già da tempo il resto del mondo. Ho recentemente lavorato (purtroppo all'estero) a un progetto riguardante l'uso di un'ala fissa per le verifiche di impianti di distribuzione dell'energia e devo ammettere che il quadro normativo era stato definito con intelligenza. Se sono le linee elettriche il bersaglio, allora è giusto prevedere una zona di volo interdetta ad altri RPAS, fatta esclusione per il mezzo chiamato a eseguire le operazioni, entro un raggio di duecento metri (quindi anche in quota). Semplice, diretto, efficace.

Oltre l'esempio tratto dalla mia personale esperienza voglio citare un'azienda statunitense che di recente ha compiuto questo tipo di operazione, diventando la prima compagnia di servizi degli Stati Uniti a far volare gli UAS oltre la visuale (ovvero in BVLOS) per le attività di ispezione.  Il 12 settembre scorso infatti, la Xcel Energy, insieme a funzionari locali, statali e federali, ha celebrato il volo e l'ispezione in BVLOS effettuati dal suo elicottero sulle linee elettriche alla periferia di Denver, vicino al Fort St. Vrain Generating Station di Platteville.

I piloti hanno gestito da remoto un UAS da 16 kg usando sia datalink diretti che ripetitori di segnale. Equipaggiato con due telecamere, l'UAS ha raccolto dati sullo stato delle linee elettriche e delle torri di trasmissione lungo un percorso di circa 68 km.

"Guidare lo sviluppo di velivoli senza pilota è dimostrazione del nostro impegno verso la sicurezza per i nostri dipendenti (i piloti, ndr), il pubblico e l'ambiente", ha affermato David Eves, vicepresidente di Xcel Energy, che ha spiegato: "Questo è particolarmente importante in Colorado, dove ispezionare linee elettriche in montagna e in località remote è un lavoro impegnativo che anni fa si è anche dimostrato pericoloso".

A seguito del completamento delle ispezioni vicino all'area di Denver, Xcel Energy ei suoi partner lavoreranno con la FAA per estendere queste operazioni in altri stati in cui la compagnia fornisce il servizio elettrico.

Per garantire il controllo del drone l'azienda ha dovuto anche mitigare eventuali avarie al sistema di navigazione satellitare (GNSS), che in alcune zone, specialmente quelle con orografia complessa come canyon, grattacieli limitrofi o montagne, può essere soggetta a interruzioni. Così si sta provvedendo a integrare le limitazioni del GPS (inservibile sott'acqua) con avioniche multisensore che rispolverano l'utilità dei sensori inerziali. La navigazione inerziale è infatti l'unica forma di navigazione precisa che non si basa su riferimenti esterni ma sulla conoscenza della posizione iniziale, della velocità e della misurazione dei tassi di assetto e dell'accelerazione per determinare la posizione dell'UAV. Grazie alla miniaturizzazione e alla sempre maggiore capacità di calcolo, anche un sistema nato alla fine della prima guerra mondiale sta per tornare utile nel comparto tecnologicamente più avanzato e innovativo dell'aviazione.

* Professionista del settore aviazione da 26 anni, ingegnere aerospaziale, giornalista professionista e pilota. Ha ricoperto il ruolo di Flight Test Engineer in ambito manned e unmanned, di specialista in avionica e radiofrequenza. Ha fatto parte della redazione del mensile Volare per 18 anni e ha esperienza di pilotaggio su aeromobili leggeri ed executive. Attualmente ricopre l’incarico di project manager nella produzione di droni ed è docente di materie tecniche presso la scuola dell’Aero Club Milano.

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