A Roma termografia per gli affreschi celebrativi delle vittorie della Grande Guerra
[fusion_separator style_type="none" hide_on_mobile="small-visibility,medium-visibility,large-visibility" class="" id="" sep_color="" top_margin="10" bottom_margin="10" border_size="" icon="" icon_circle="" icon_circle_color="" width="" alignment="center" /][fusion_youtube id="wT1PKwcxOP4" alignment="center" width="800" height="500" autoplay="false" api_params="" hide_on_mobile="small-visibility,medium-visibility,large-visibility" class="" /][fusion_separator style_type="none" hide_on_mobile="small-visibility,medium-visibility,large-visibility" class="" id="" sep_color="" top_margin="10" bottom_margin="10" border_size="" icon="" icon_circle="" icon_circle_color="" width="" alignment="center" /]In occasione del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, l’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra ha provveduto al restauro delle importanti opere commemorative presenti presso la sua casa madre sita in Piazza Adriana a Roma. E a sorpresa nei lavori spunta un drone.
Al fine di documentarne i lavori del restauro, i responsabili si sono avvalsi del fondamentale contributo dei droni: le esperte Dott.ssa Lucia Morganti e Dott.ssa Valentina White hanno incaricato la società Air Drone Service e il suo pilota Gianluca D’Alessandro, abilitato ENAC per operazioni specializzate in scenari critici, in particolare voli a bassissima quota. L’azienda romana, con il contributo di altre realtà imprenditoriali, tra le quali la software house Edealab e il distributore di prodotti informatici Laser PC Italia ha fornito le ultimissime tecnologie in campo di rilievo aereo.
Sono stati effettuati voli sistematici con droni DJI equipaggiati con termocamera FLIR Vue Pro 2 radiometrica 640×480 a 30Hz nei cortili dello stabile per filmare le opere, alte 6 metri e larghe ben 25 metri.
Questa importante occasione apre nuovi scenari di utilizzo dei droni in ambito architettonico e di restauro. Permette, infatti, agli esperti del settore di utilizzare consolidate tecniche di rilievo quali la termografia, già in uso fin dai primi anni del secolo scorso, con la velocità ed efficienza dei droni di oggi.
I risultati dell’indagine, presentati al pubblico in occasione della Conferenza Stampa del 18 Dicembre 2018 presso la casa madre, saranno condivisi con le altre realtà museali nazionali affinché tale tecnologia possa essere applicata ad altri comparti dell’importante patrimonio culturale ed artistico italiano.
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