Il Punto
di Sergio Barlocchetti
Quanto accaduto al Salone Internazionale dell'Elicottero (HAI 2019) di Atlanta, USA (4-7 Marzo) è la dimostrazione dell’importanza e del contributo del settore unmanned all'aviazione tradizionale. Uno tra i più blasonati e storici costruttori di mezzi ad ala rotante, nientemeno che Sikorsky (società del gruppo Lockheed-Martin), ha annunciato di aver vinto il contratto per l’esecuzione della fase 3 del programma di sviluppo del sistema di automazione in cabina di pilotaggio (Matrix ALIAS) dell'Aircrew Labor Agency (DARPA), tra i progetti più avanzati della Difesa americana.
Mentre in Europa sono ancora troppe le realtà che temono l’interazione tra il mondo manned e quello unmanned, altre invece hanno già capito le potenzialità degli UAV nel migliorare la sicurezza dei mezzi pilotati da bordo.
Il programma ALIAS sta sfruttando i progressi tecnologici dell’intelligenza artificiale per creare elicotteri capaci di volo autonomo così da poter ridurre il carico di lavoro dei piloti, aumentare l'efficacia delle missioni e migliorare la sicurezza e l'affidabilità degli aeromobili. DARPA sta quindi lavorando con Sikorsky per migliorare ed espandere le capacità sviluppate, attraverso un kit di conversione, applicabile a diversi modelli di elicottero, che aggiunge a questi la capacità di compiere operazioni in autonomia come virate elaborate, traslazioni complesse con mantenimento di quota oppure intercettamento di altri velivoli.
Dopo il completamento delle prime due fasi del programma, che vedevano alcune campagne di prova degli algoritmi sia a terra che in volo, Sikorsky ha installato con successo la sua tecnologia “Matrix” anche in un velivolo Cessna Caravan. La “mente pensante” di Matrix si basa su un kit hardware e software, ma soprattutto su una rete di sensori multispettrali che consentono di realizzare quella che si chiama “automazione scalabile” e che deriva completamente da sistemi nati per l’impiego Unmanned.
"Il nostro lavoro con DARPA ha continuato a crescere e il nostro team è entusiasta di iniziare la fase 3 sul programma ALIAS. Le nostre capacità di autonomia aiuteranno i piloti in carichi di lavoro elevato e ambienti visivi degradati, aumentando la sicurezza e l'efficienza," ha spiegato Mark Miller, vicepresidente di Sikorsky Engineering & Technology, il quale spiega anche: "Desideriamo che in futuro nostri clienti abbiano la capacità di determinare il miglior utilizzo della tecnologia sugli elicotteri che acquistano. Su questi mezzi i piloti potranno scegliere autonomamente di impegnarsi nel pilotaggio oppure far gestire, pianificare, regolare o eseguire in modo completamente automatico una serie di operazioni che sono responsabilità per chi sta ai comandi, e che consente ai piloti di concentrarsi meglio sulla missione da compiere".
Attraverso il programma ALIAS, Sikorsky consentirà anche ad altri costruttori di ridurre l’equipaggio minimo a bordo di un elicottero o aeroplano, affiancando di fatto le capacità di un pilota con quelle di un “cervello” artificiale mutuato da quello dei droni. Il programma migliorerà anche l’apporto di informazioni all'equipaggio facilitando quindi le decisioni degli operatori per le operazioni più complesse e rischiose, consentendo al tempo stesso anche missioni senza operatore a bordo. Come dire: piloteremo elicotteri che, se vogliamo, potranno fare anche a meno dell’uomo.
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