Drone per la protezione civile, trasporti sanitari e difesa militare
[/fusion_title][fusion_imageframe image_id="18253" style_type="none" stylecolor="" hover_type="none" bordersize="" bordercolor="" borderradius="" align="center" lightbox="no" gallery_id="" lightbox_image="" alt="" link="" linktarget="_self" hide_on_mobile="small-visibility,medium-visibility,large-visibility" class="" id="" animation_type="" animation_direction="left" animation_speed="0.3" animation_offset=""]https://www.dronitaly.it/wp-content/uploads/2019/09/freebird-uav-mako-shark.jpg[/fusion_imageframe][fusion_separator style_type="none" hide_on_mobile="small-visibility,medium-visibility,large-visibility" class="" id="" sep_color="" top_margin="2" bottom_margin="2" border_size="" icon="" icon_circle="" icon_circle_color="" width="" alignment="center" /][fusion_separator style_type="none" hide_on_mobile="small-visibility,medium-visibility,large-visibility" class="" id="" sep_color="" top_margin="2" bottom_margin="2" border_size="" icon="" icon_circle="" icon_circle_color="" width="" alignment="center" /][fusion_separator style_type="none" hide_on_mobile="small-visibility,medium-visibility,large-visibility" class="" id="" sep_color="" top_margin="2" bottom_margin="2" border_size="" icon="" icon_circle="" icon_circle_color="" width="" alignment="center" /]Lo scorso 17 settembre a Lecco è stato presentato il Sistema UAV FreeBird, progetto sviluppato dalla Mako Shark, società specializzata nella produzione di compositi ad alta tecnologia costruttiva per applicazioni in ambito militare, aeronautico ed automotive. Il team di FreeBird, composto dagli ingegneri Gabriele Garindo, Mario Arrigoni Neri, Federico Bonomelli e dal dottor Luca Bono, ha realizzato un drone funzionale a interventi di protezione civile (terremoti, incendi, disastri ambientali, evacuazione di civili, etc.), ai trasporti sanitari (trasporto organi, sangue, defibrillatori, etc,) e alla difesa militare (campi minati, ricognizioni, etc).
Le caratteristiche principali del drone sono il decollo verticale e il volo orizzontale con motore endotermico e payload di 20 chili. Per quanto riguarda l'autonomia di volo, il FreeBird può percorrere 250 km, aprendo il sistema a un ventaglio di applicazioni davvero notevole. A sostegno delle operazioni UAV il team ha previsto anche software di elaborazione a intelligenza artificiale.
Altra importante peculiarità è rappresentata dalla gestione e massimizzazione dell'energia in rapporto al payload del mezzo, sfida lanciata dal team attraverso un motore elettrico e ricarica delle batterie con generatore endotermico di bordo.
Futuri sviluppi del FreeBird guardano a due progetti:
MeDrone, un micro quadricottero del peso di 70/100 grammi impiegabile dal singolo soldato con un’autonomia di volo di 7-8 minuti, batterie sostituibili in missione, videocamera connessa a occhiali a realtà aumentata. Il controllo di volo può avvenire attraverso comandi vocali o tramite movimento della testa grazie ad accelerometri. Una funzione Retro Follow-Me, infine, consente al drone di volare in autonomia seguendo da dietro l'operatore il quale, con l'ausilio degli occhiali, ha modo di vedere cosa accade alle sue spalle.
SauronEye’s, un drone esacottero a motore termico, 20-25kg di payload incluso sistemi ottici, jammer e difese anti jamming con autonomia di volo fino a 2 ore, velocità massima di 100/150 km/h, equipaggiato con telecamera spettro nel visibile e infrarosso ruotabile più 4 microcamere per controllo fisso a copertura 360°. Completano le caratteristiche le capacità di volo automatico con Intelligenza Artificiale On-Board, funzione di ‘Follow-me’ sia ottico che laser di un obiettivo assegnato.
Fonte: analisidifesa.it