In occasione della decima edizione di Dronitaly, il DASS presenterà il progetto Sardinia UAV Test Range, un'iniziativa che sta aprendo nuove possibilità per lo sviluppo e la sperimentazione di tecnologie all’avanguardia nel campo dei droni.
Nell’ambito del progetto Sardinia UAV Test Range, che ha l’obiettivo di consentire alle infrastrutture aeroportuali sottoutilizzate e alle avio superfici presenti nell’isola di essere considerati siti idonei per lo sviluppo di piattaforme di test, validazione e certificazione di sistemi a pilotaggio remoto ad ala rotante e ala fissa come pure per altre attività che li rendano polivalenti al fine di garantirne una stabile operatività negli anni a venire, il Distretto AeroSpaziale della Sardegna (DASS) ha recentemente inaugurato i locali e le attività relativi al progetto citato presso l’aeroporto di Tortolì-Arbatax.
Il progetto, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, è partito ad agosto 2019 ed è tutt’ora in corso consentendo al distretto di acquisire in locazione dalla società Aliarbatax per la durata di tre anni un funzionale hangar prospiciente la pista di volo e un accogliente locale per uffici.
L’operazione consente di consolidare una delle cinque principali linee progettuali del DASS che prevede lo sviluppo di piattaforme regionali permanenti di test, validazione e certificazione, per sistemi aerei a pilotaggio remoto di qualunque tipo e dimensione che fruiscano sia delle infrastrutture non solo aeroportuali già disponibili sul territorio della Sardegna, sia dei già definiti corridoi di spazio aereo segregati.
A tal proposito occorre citare l’accordo quadro con valenza quinquennale siglato nel marzo 2018 e rinnovato per ulteriori 5 anni nel marzo 2023 tra Ministero Difesa e DASS che concordano di collaborare per lo svolgimento di attività di studio, sviluppo e sperimentazione in campo spaziale e aerospaziale di tipo civile, mettendo anche a disposizione proprie infrastrutture e mezzi, tra cui appositi sensori per il rilevamento in volo dei droni, principalmente di tipo elettro-ottico e telemetrico, gestiti in tempo reale dalla stessa sala operativa presente presso il Poligono Interforze di Salto di Quirra (PISQ) che opera in massima sinergia con le stazioni di controllo a terra dei droni.
La tecnologia connessa con i droni necessita di essere sperimentata con il grado massimo della sicurezza operativa, per garantire l’incolumità delle persone al suolo e del traffico aereo regolare. Le zone di test sono necessarie per le autorità aeronautiche e l’industria, al fine di sperimentare tecnologie, definire linee guida, procedure operative e nuove regolamentazioni, e certificare impianti e sistemi, allo scopo di integrare con i massimi livelli di sicurezza i droni nello spazio aereo non segregato, obiettivo che le autorità aeronautiche si pongono di raggiungere entro i prossimi 10-15 anni.
Si prevede che entro pochi anni l’industria dei droni rappresenterà il 10% del mercato del settore aeronautico. Questi sistemi sono basati sulla più avanzata tecnologia aeronautica oggi disponibile, offrendo sviluppi tecnologici, che porteranno a sostanziali miglioramenti nelle applicazioni in campo civile/commerciale/militare, così come sviluppi e miglioramenti nella sicurezza delle operazioni di volo, ed un efficientamento di tutto il sistema aeronautico.
“L’apertura della sede operativa del distretto presso l’aeroporto di Tortolì-Arbatax - sottolinea il Presidente del DASS, Giacomo Cao – consente di traguardarsi nel futuro per aspirare a diventare la più importante piattaforma di test e certificazione in Italia per lo sviluppo di tecnologie legate al mondo dei velivoli senza pilota”.