Il progetto è finanziato dal Fondo di Sviluppo Regionale Europeo
[fusion_separator style_type="none" hide_on_mobile="small-visibility,medium-visibility,large-visibility" class="" id="" sep_color="" top_margin="5" bottom_margin="5" border_size="" icon="" icon_circle="" icon_circle_color="" width="" alignment="center" /]ESVAGT (servizi marittimi offshore), Siemens Gamesa (fornitore di turbine eoliche offshore e onshore) e Ørsted (fornitore energetico danese) stanno sviluppando una soluzione basata sui droni per la consegna ship-to-offshore, ovvero da nave ad alto mare, di parti di ricambio per turbine eoliche. Tradizionalmente, la consegna di pezzi di ricambio richiede molto tempo, perché spesso la distanza di una turbina dalla riva è di 40 km.
La sfida logistica di Siemens Gamesa, Ørsted ed ESVAGT sta nel riuscire a trasportare strumenti e parti di ricambio dal SOV (Service Operation Vessels) di ESVAGT ai tecnici offshore per mezzo di droni. Le navi di servizio, i SOV, si trovano nei parchi eolici offshore e hanno una vasta gamma di accessori di ricambio a bordo. Il passo successivo è innovare il loro trasporto dalla nave alla turbina.
Per questo motivo le tre società si sono impegnate in un progetto innovativo dal nome Operative Package Deliveries by Drones, che valuterà le possibilità di soddisfare le esigenze dei tecnici offshore in modo più semplice. Il progetto è sostenuto dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e durerà fino a giugno 2020.
"Per un tecnico, non avere a disposizione strumenti o pezzi di ricambio essenziali equivale a una perdita di tempo", afferma Flemming Hjorth, responsabile dello sviluppo dei nuovi servizi aziendali di ESVAGT. "Quando trasferiamo un tecnico da una nave alla turbina, porta con sé sia i pezzi di ricambio che gli attrezzi. Ma capita spesso che il tecnico abbia bisogno di attrezzature, utensili o pezzi di ricambio aggiuntivi mentre si trova all'interno della turbina eolica. Ad oggi, un simile scenario richiederebbe un nuovo invio della SOV o di una imbarcazione di trasferimento alla turbina con l'attrezzatura necessaria, che il tecnico dovrebbe recuperare scendendo dalla cima. Questo processo può essere ottimizzato".
Siemens Gamesa, Ørsted ed ESVAGT collaborano con diversi subappaltatori per una soluzione nel progetto di innovazione, in cui i droni possono consegnare pacchetti di peso fino a 3-4 kg direttamente alla turbina offshore.
"Il più delle volte sono i piccoli pezzi di ricambio a fare la differenza: componenti elettrici più piccoli o uno strumento specifico. Consegnarli con un drone potrebbe potenzialmente farci risparmiare una quantità enorme di tempo e contribuire a rendere il funzionamento del parco eolico offshore ancora più efficiente", dice Flemming Hjorth.
Il compito non è semplice: le turbine galleggianti si muovono per seguire il vento, le pale ruotano e il SOV lavora costantemente in nuove aree del parco eolico offshore.
"La nostra ambizione è quella di ottenere un drone per trasportare i pezzi di ricambio tra due punti variabili, seguendo un percorso modificabile in tempo reale. È complesso, anche quando si utilizzano piloti di droni, e diventa ancora più impegnativo una volta aggiunto il peso variabile del carico, l'impatto del vento, l'uso della bussola magnetica in un parco eolico offshore con molto acciaio, e così via. Ma la possibilità di trovare una soluzione è estremamente interessante", dice Flemming Hjorth.