Riflessioni da Interdrone 2019
  • 13 Set 2019

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Quali i trend di mercato emersi a Las Vegas?

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A Las Vegas, dal 3 al 6 settembre è andato in scena Interdrone 2019, la kermesse mondiale dedicata all'utilizzo commerciale dei droni. Quadricottero ha pubblicato un articolo a cura di Luca Mastroianni, CEO di Getadroner, il quale condivide alcuni spunti di riflessione di ritorno dagli Stati Uniti.

Se da un lato autorevoli amministratori di grandi aziende americane vantano contratti e crescite di fatturato a nove zeri, altri importanti e più realisti dirigenti escludono una crescita esponenziale nel brevissimo periodo, invitando piuttosto gli operatori a fare squadra e ad agire per facilitare il consolidamento dell'industria magari focalizzando l'offerta su servizi efficaci ed efficienti.

Per quanto riguarda l'aspetto normativo, gli USA attualmente consentono con permessi ad hoc voli notturni, in BVLOS, con sorvolo di persone. Rispetto alla situazione che viviamo noi in Europa, la burocrazia statunitense gode di una trasformazione digitale molto più avanzata: in America infatti la richiesta di autorizzazione per i voli di cui sopra avviene attraverso App dedicate e ammesse da FAA. I tempi di approvazione non vanno oltre i due giorni.

La vera sfida e il punto di maggiore novità in grado di determinare un reale e concreto upgrade del mercato sta nell'utilizzo di sensori termici, multi-spettrali e a impulso laser. Utilizzo ad oggi limitato a causa dei costi ancora elevati. Tuttavia, aziende del calibro di DJI e Parrot stanno lavorando a soluzioni low-cost che di conseguenza comporterebbero costi di missione più contenuti. Fattori indispensabili per tradurre le immagini acquisite in dati funzionali alle attività di reportistica del cliente sono l'intelligenza artificiale e il machine learning. Su questo sono chiamati a lavorare drone service companies e software provider.

Sul fronte macroeconomico e geopolitico è fortemente percepibile il timore del governo USA riguardo a possibili intrusioni da parte di altre potenze straniere nel sistema interno, soprattutto vista la posizione dominante della cinese DJI nella produzione di droni. Ecco spiegata la decisione del governo di dichiarare la tecnologia unmanned essenziale per la difesa nazionale, chiamando subito le compagnie americane a lavorare per colmare il gap con la Cina.
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